Il volo spiccato

Il volo spiccato
Quando ho preso in mano le redini di questa rubrica ero felice come non mai e ho detto alla mia famiglia, con gli occhi pieni di emozione “scrivo di etologia su un giornale, proprio come Mainardi!”
Sono passati solo pochi giorni dalla sua morte e ne sento già la mancanza.
Già, perché io con Mainardi ci sono cresciuta, con i suoi libri, con i suoi articoli, con i suoi documentari.
Quando ho iniziato ad interessarmi all’etologia ero davvero piccola e quando ho scritto i miei primi pezzi mi sono ispirata a lui, a Giorgio Celli e a Folco Quilici.
Danilo Mainardi divenne noto ai più per la sua partecipazione a diverse trasmissioni televisive come Quark, Super Quark, Dalla parte degli animali e collaborò a lungo con Il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Airone e altre testate giornaliste.
Ma fu molto di più, nel mondo della scienza. Condusse numerosi studi sul comportamento sociale degli animali, sugli istinti sessuali e sui comportamenti intelligenti, che ribadì non essere una prerogativa dell’animale uomo; fu autore di oltre duecento pubblicazioni.
Il suo merito più grande però rimane l’essere stato un ponte fra la scienza e la narrativa, grazie al suo approccio alla scrittura, divulgativo ma allo stesso tempo semplice e divertente, che garantì l’assimilazione di un’incredibile quantità di nozioni scientifiche ad un pubblico estremamente ampio.
I suoi testi, spesso arricchiti dai suoi disegni semplici e per nulla pretenziosi, si rivelano adatti ad appassionati, ragazzi e a neofiti, permettono a chiunque di avvicinarsi all’etologia con entusiasmo e sono capaci di rendere curioso anche il lettore più riluttante.
Vorrei dedicare la mia rubrica al professore quest’oggi, citando alcuni brevi stralci e consigliandovi alcuni suoi titoli, per conoscere più a fondo il mondo animale, ma anche un uomo che è stato molto più che un grande etologo.
Nella mia biblioteca
“L’etologia caso per caso” (1988) mi è stato regalato da Sara, una delle mie più care amiche e l’ho letto tutto d’un fiato. Profondi studi di etologia narrati sotto forma di brevi racconti dalla scrittura scorrevole e per nulla tecnica. Consigliato a tutti coloro che hanno voglia di avvicinarsi senza troppo impegno al mondo del comportamento animale.
“L’acchiappa colombi” (2008) è il simbolo di un genere inventato dall’autore, il “giallo etologico”, dove lo studioso del comportamento animale viene accostato al detective per lo stile molto simile con il quale lavorano entrambi, dal modus operandi, agli strumenti e alla grande quantità di tempo che tutti e due passano “sul campo”. Un libro consigliato agli appassionati di gialli e di animali.
“La città degli animali” (2016) ultima opera del professore, si concentra su quanta etologia sia concentrata nelle nostre città. Anche se si è soliti pensare che l’etologia sia materia prettamente di campagna, Mainardi ci mostra quanto invece le nostre metropoli ne siano ricche, grazie alla condivisione degli spazi con altre specie. Storie di adattamenti, di collaborazione e di modifiche ai propri comportamenti per convivere con l’animale più difficile: l’uomo.
Nel mio diario
“L’asino non è meno nobile del cavallo. Ma che significa poi nobile? Che significa bello?”
“Credo davvero sia giunto il tempo di percepire la nuova centralità della cultura naturalistica. Una centralità necessaria per conoscerci meglio e, di conseguenza, per calibrare più positivamente il nostro rapporto con la natura, con i nostri simili, con noi stessi.”
“Occorre, nel caso delle «feste con animali», soppesare quanto vale il rito e quanto costa, invece, la sofferenza di quegli esseri coinvolti per il nostro vizio (in questo caso assurdo) di giocare coi simboli, di antropomorfizzare tutto ciò che ci capita intorno. E a mio parere nessun rito vale la sofferenza d’un singolo animale.”
«Quando capiremo, a fatti e non a parole, che le scelte esercitate contro gli animali sono anche scelte contro di noi?»
*****************
“Mi piacerebbe reincarnarmi in un uccello, per poter sperimentare la meravigliosa esperienza del volo”.
Arrivederci Danilo, che tu possa librarti con grandi ali in questo meraviglioso cielo azzurro che, incurante di ogni nostro errore, continua a brillare sul nostro splendido pianeta. 

 

[immagini trovate in rete]

(di Susanna Canonico, pubblicato su “Sì o No – Il Giornale dei Navigli”)mainardi

Lascia un commento